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Mini Raduno CAI a Messina

Il primo mini raduno per l'area macro sud, che ha visto coinvolti arbitri e osservatori della CAI della Sicilia e della Calabria, ha preso il via il 9 marzo nei locali sezionali a Messina. “I campionati che siete chiamati a dirigere – ha sottolineato in apertura il Responsabile Andrea Gervasoni ai presenti – necessitano sempre della massima preparazione tecnica e atletica, ma soprattutto della massima serietà e responsabilità, perché decidete anche i sogni e le aspettative dei calciatori”. 
Otto ore intense di lavoro e dialogo continuo che Gervasoni ha sapientemente tenuto visionando nei dettagli video in alcuni dei quali i protagonisti erano presenti in sala, analizzando decisioni e comportamenti e mantenendo sempre alta l'attenzione, alternando momenti di rigorosità e inflessibilità ad attimi di leggerezza e ironia, coinvolgendo i presenti. “Se vi dico le cose scherzando – ha ribadito Gervasoni – non vuol dire che non sono gravi, ma è per fare in modo che le percepiate con maggiore efficacia”.
La visione di tutte le situazioni di gioco ha permesso una analisi dettagliata dei punti di forza e delle criticità evidenziate in questo campionato, con l'obiettivo di trasferire agli arbitri e agli osservatori concetti essenziali e pratici strumenti di immediata applicabilità per poter controllare e dominare ogni circostanza che le gare riservano.
La “squadra” che accompagnava Gervasoni era composta dai Componenti Gianluca Cariolato, Salvatore Occhipinti, Maurizio Viazzi, Valerio Caroleo. Presente Christian Valerio per il Settore Tecnico. Hanno seguito i lavori anche il Presidente del Comitato Regionale Arbitri Sicilia Michele Cavarretta che ha preso appunti per trasferirli agli arbitri e osservatori regionali, in quanto la CAI rappresenta il gradino immediatamente superiore a cui devono fare riferimento, e il Presidente della Sezione di Messina Massimiliano Lo Giudice.
“Stiamo raccogliendo tutti i dati per capire dove lavorare con maggiore intensità, capire i nostri punti di forza e indagare e approfondire le nostre carenze e le nostre aree di miglioramento, chiedendovi la massima responsabilità e serietà e – conclude Gervasoni, proiettando una frase di san Francesco - cominciamo con il fare il necessario, poi facciamo il possibile, e all'improvviso ci sorprenderemo a fare l'impossibile”.

(fonte sito web AIA www.aia-figc.it)