Come ormai consuetudine sarà il lungomare di Porto San Giorgio, in provincia di Fermo, ad assegnare il titolo di Campione e Campionessa italiani AIA di corsa, il prossimo 2 giugno. Qui si disputerà infatti la V e ultima tappa della RefereeRUN, il campionato per arbitri di calcio sulla distanza dei 10 km.
Si è tenuta, il 14 Marzo 2019, un’importante riunione tecnica per gli arbitri e assistenti facenti parte dell’organico regionale e non solo. Una riunione ricca di argomentazioni interessanti dal punto di vista tecnico, spaziando su diversi temi, storcici della sezione di palermo ma in particolare anche comportamentali , il tutto ben tenuto e articolato dal Vicepresidente del Comitato Regionale Arbitri Paolo Costa, ex assistente in serie A facente parte della Sezione di Palermo.
“Umiltà e forza d’animo. Con questo spirito si possono raggiungere le vette”. Con questo messaggio ricco di significati l’arbitro di Serie A Rosario Abisso ha tenuto una interessantissima riunione nella serata del 10 aprile presso la Sezione AIA di Lecce. Ha saputo lasciare un segno del suo passaggio, grazie ai valori trasmessi ai ragazzi dell’Organo Tecnico Sezionale che sono stati i destinatari della sua relazione, una chiacchierata esperienziale tra il fischietto palermitano e le storie dei giovani ai primi passi nell’arbitraggio, che lui stesso ha voluto incontrare per trasmettere i suoi messaggi. Tantissime situazioni di gioco, alcune significative interpretazioni su come comportarsi davanti alle difficoltà più complesse, la consapevolezza che è dall’errore che si cresce: “Arriviamo sino al vertice imparando e rialzandoci dagli errori, solo così si diventa grandi arbitri e prima ancora grandi uomini. Per questo l’AIA è l’esperienza più bella che possa fare un giovane, il punto di maturazione più bello che si possa regalare a un adolescente”. E da qui i tantissimi racconti sui terreni di gioco “caldi”, le vicende a livello nazionale, il significato di alcuni uomini e della esperienza degli anziani che sono stati ad osservare e pungolare la crescita di Abisso. Una riunione che ha instaurato un momento di amicizia vero e proprio tra l’arbitro della CAN A e i giovanissimi direttori di gara leccesi entusiasti della carica trasmessa loro da Abisso: “Senza ambizione costante e sacrificio nell’allenamento giornaliero, senza frequenza della Sezione e senza l’ascolto dei più grandi, questa palestra formativa comunque aiuta a crescere, indipendentemente dalla Serie A di ciascuno di noi. Se ci mettiamo anche il sacrificio, la sana ambizione e la voglia di arrivare allora nessun traguardo è precluso, sullo sfondo di comportamenti da arbitri, da atleti e da uomini che solo la nostra Associazione riesce ad inculcarci e portare nella vita quotidiana”.